L'attaccante del Napoli non va a segno al San Paolo da più di un anno. Con la Roma ci sarà il suo tanto atteso rientro, ai giallorossi ha già segnato all'andata.
Un anno, una storia: ricordi, Lavezzi? L’epicentro d‘ogni pensiero è in quel 31 dicembre del 2008, tredici mesi, trecentonovanta giorni senza riuscire ad essere se stesso, senza poter sprigionare la propria euforia, senza un acuto degno del pocho: Napoli-Udinese, 2- 2, zampata un po’ sporcata da un avversario, però sua. Poi, il buio, la crisi, l’esonero di Reja, qualche blitz esterno, l’estate, ancora Donadoni, una rete - inutile - a San Siro, un destraccio - effimero - all’Olimpico, proprio contro la Roma, una rasoiata al sant’Elia: ma Fuorigrotta resta stregata, tra occasionissime e assist, tra accelerazioni e scatti, tra imprecazioni e quella fitta con la Sampdoria che gli costa il Palermo, il Genoa e anche lo special one. Si ricomincia, un anno e un mese dopo, a cercare Lavezzi, per puntare sulla Champions o sull’Europa, pardon sul Mondiale
LA LEZIONE - «Ragazzi, la porta non la dobbiamo spaccare, ci basta centrarla» . La Roma è sull’uscio e la lezione di calcio offensivo va in onda nella Castelvolturno, immersa nello splendore del suo quinto posto che fa da contraltare al sesto pareggio in bianco dell’era-Mazzarri: «Ragazzi, capito?». Tre punti nelle ultime quattro partite, sette nelle ultime sei: però, in mezzo, l’abbuffata di Livorno e quel tap in di Maggio a Udine: e allora, si ricomincia con gli schemi, con le esortazioni, con le raccomandazioni, con un atteggiamento paterno riservato da Mazzarri ora a Denis e ora a Quagliarella, ora a Hoffer e ora a Lavezzi, l’ingordo che stramazza al suolo, prima di censurarsi. «Asino, dovevi segnarlo». Non va, però è allenamento, è un test per avvicinarsi al vero pocho, per riprendere confidenza con il proprio corpo, con i muscoli che l’avevano abbandonato con la Sampdoria: ma i conti, ahilui, non tornano.
IL NUMERO IMPERFETTO - Tre reti sino ad oggi, dettaglio d’una stagione da vivere da protagonista, una goccia nell’oceanico affetto: Inter, Roma e Cagliari, sempre così distante dal cuore del San Paolo, dalla sua gente, che lo aspetta dal gennaio del 2009 e che sa che prima o poi tornerà ad essere Lavezzi.
Fonte: corrieredellosport.it - L'articolo completo nell'edizione odierna del Corriere dello Sport-Stadio
Lavezzi, tanta voglia di gol: In casa a secco da 13 mesi
pocho domenica fai ammattire i romanisti e vinciamo la partita poi non ci fermerà più nessuno.
vai napoli…….
Per favore Ezechiele torna a fare il Lavezzi vero !!!!!